“In fondo le cose, anche le peggiori, una volta fatte, poi trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere! E dopo, un po’ tutto fa parte del paesaggio: c’è, esiste, nessuno si ricorda più com’era prima. Non ci vuole niente a distruggere la bellezza. E allora, forse, più che la politica, la lotta di classe, la coscienza e tutte ‘ste fesserie, bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza. Insegnargli a riconoscerla. A difenderla.”
(da "I cento passi")
Oggi ci si abitua fin troppo in fretta a qualunque cosa. Non ci meravigliamo più di niente..cosi che tutte le cose, anche le più brutte, pian piano diventano normali..entrano nel nostro quotidiano. Rendendoci cosi anestetizzati..arriviamo a non riuscire più a riconoscere la bellezza. Delle cose, dell'esistere. Fermiamoci un attimo..prendiamoci il tempo di osservare. Non sarà difficile identificarla..