martedì 8 giugno 2010

Lost, THE END. Il discusso finale

Con un media event mai visto prima, Lost ha chiuso per sempre i battenti. Per la prima volta nella storia della tv, una serie è stata trasmessa in contemporanea in tutto il mondo..il prime time americano, le 6 del mattino in italia, su Fox. Finisce Lost, la serie evento che è piu di una semplice serie, praticamente il cinema in tv. La serie che ha coinvolto milioni di appassionati in tutto il mondo, e che in larga parte sono rimasti delusi dal finale. Un finale che, come prevedibile, non ha dato risposta a diversi interrogativi..c'è da dire che gli autori hanno evidentemente scelto un finale "mistico-religioso", ma a ben vedere le risposte ci sono tutte come ben evidenziato in quest'articolo lost interpretazione sul finale
La comunità dei fan di lost è insorta, storcendo il naso di fronte a un finale, a detta loro, pieno solo di melassa e buonismo..dispiace accorgersi proprio alla fine di non essere stato in buona compagnia..questi fan di lost dimostrano di aver capito poco dello spirito della serie, dell'importanza delle DOMANDE più che delle risposte eventuali. A me è invece piaciuto tantissimo il finale..mi viene un magone ogni volta che lo rivedo. I protagonisti di Lost alla fine muoiono tutti, ma è un finale comunque di speranza, di celebrazione della vita. Punto cruciale è la scena dell'incontro di Jack col padre..che gli rivela di essere morto..e che quindi è morto anche lui. Jack, che dentro di sè sapeva la verità ma non voleva ammetterla nemmeno a se stesso, si abbandona quindi a un pianto liberatorio tra le braccia del padre che lo rassicura: "Nessuno muore da solo Jack....con queste persone hai trascorso la parte più importante della tua vita e insieme andremo avanti.." L'isola è infatto un microcosmo, una sorta di purgatorio, dove si può avere una seconda occasione per tutte le cose che non sono andate bene nella vita..l'isola dà tutte le risposte. E in queste vicende i Losties hanno amato, gioito, pianto, riso, hanno ottenuto piccole e grandi vittorie insieme agli altri. Ed è proprio quello che accade nella vita di tutti i giorni che condividiamo insieme a un gruppo di persone: genitori, fratelli, amici, partner, perchè no amici di chat.."anime gemelle" che capitano nella nostra vita per una ragione..e insieme si cresce, si attraversa questo tunnel pieno di rose e spine chiamato VITA. E allora, quando ho visto quel finale non m'importava piu nulla del libero arbitrio, del determinismo, del bene e del male, di chi è jacob..quando jack cade per terra morente e, colpo di genio degli autori, sbuca da non si sa dove il cane vincent, presente nella prima puntata,  e si accuccia vicino aspettando la sua morte ho ceduto all'emozione. dimenticando la ricerca delle risposte..e sentendomi grato per questi 6 anni, queste emozioni irripetibili. Ma forse il vero mistero a cui trovare una soluzione è: Esisterà ancora per me una serie tanto coinvolgente? Al punto da piangere ancora vedendo il finale su youtube? Mah...Lost non finisce qui, non finirà mai. Abbiamo una grande risorsa: la fantasia. E, in qualunque momento della vita  potremo tornare su quell'isola. PERSI. Addio Lost. "LET IT GO........."
nel video gli ultimi indimenticabili 5 minuti




6 commenti:

Anonimo ha detto...

la mia interpretazione dl finale è diversa: se quella della "fede" non fosse l'unica chiave di lettura del finale? Io sn cattolico però credo anke nll vita terrena..e secondo me gli autori hanno dato a lost un finale propriamente lostiano, ovvero aperto (cm lindelof stesso ammette) all'interpretazione dello spettatore..ecco dunque il mio pensiero: se i creatori di lost non sono ipocriti, avranno fatto in modo che lo stesso finale possa essere intepretatoanche attraverso una chiave di lettura della "ragione". Dunque esiste un altro finale che, però, essendo legato alla regione, dovrà essere trovato attraverso la ragione....
Ovvero ristudiando le puntate di tutte le serie.

Io ho incominciato a farmi qualche domanda...
E ho incominciato a pensare che forse la realtà alternativa non è un limbo o l'aldilà, ma solo una realtà alternativa. Che, come dice Danial nella puntata happily ever after", si è creata dalla generazione di una grande energia.
E se davvero la bomba atomica, esplosa su una grossa sacca elettromagnetica, avesse fatto inabissare l'isola e generato una realtà parallela?

Tale realtà sarebbe un mondo a parte in cui solo le persone dell'Oceanic 815 (o quelle state sull'isola) hanno il potere di creare una connessione con l'altra.

Ed essendo che esse sono le uniche ad essere state coinvolte nella storia dell'isola, sono le uniche a poter ritrovare il contato con l'altra realtà, ritrovandosi fra loro.

Anonimo ha detto...

Quando Cristhian dice a Jack che sono tutti morti, non significa mica che adesso si tovano in un limbo. Non c'è, difatti, un "ora", giusto? Ma solo un dove....perchè in quella realtà loro non sono morti.
Ma sono già tutti molti nell'altra.
Tutti loro sono morti, non nel senso che alla fine vediamo le loro anime che si rincontrano, ma semplicemente perchè una parte di loro, quella dell'altra realtà, ha già vissuto la morte. In un altro luogo, non in un tempo precedente.

I personaggi della realtà alternativa non sono morti. Semplicemente ricordano la vita e la morte che hanno vissuto nell'altra realtà. Se ne ricordano perchè ritrovandosi hanno ricordato e ricordando hanno ricreato il legame che divideva le 2 realtà.
E ricollegando le 2 realtà, hanno riacceso la luce dell'isola.
La cosa che non mi tornava, infatti, era la chiesa..la luce, che fa tanto paradiso....
Ma quella luce assomiglia incredibilmente alla luce che provbiene dal centro dell'isola. E allora mi si è accesa una lampadina.

Nella sesta stagione, la madre di Jacob e di Black man dice che quella luce è nell'isola e in altri luoghi.
Poi mi sono posto la domanda: perchè quella chiesa?
perchè si ritrovano tutti proprio nella chiesa in cui si erano trovati nella 5a stagione con la madre di faraday? Perchè proprio in quella chiesa aprendo una porta si vede la luce?

E la risposta l'ho trovata nella puntata 5x06 "316", ovvero la puntata che mostra quando loro vanno in quella chiesa.
La madre di faraday inzia a spiegare loro che cos'è quel posto e che cos'è l'isola. E dice qualcosa d'importante...
Dice che sotto l'isola esiste una sacca di energia elettromagnetica e che in giro per il mondo ne esistono altre. Ad esempio ce n'è una proprio al di sotto di quella chiesa. In più tutte quelle sacche sono interconnesse fra loro. LA Dharma usava quella sacca per riuscire a stabilire come trovare l'isola.
E quindi la luce che vediamo comparire da oltre la porta della chiesa, potrebbe non essere il paradiso, ma la stessa energia che abbiamo visto sull'isola, la stessa energia elettromagnetica che crea distorsioni spazio-temporali.
E dunque rimarrebbe solo un'ultimo quesito: a che serve attivare quella sacca? perchè si riuniscono tutti lì e perchè progettano di "andarsene", lasciare tutto alle spalle?

Io credo, ma a questo punto è completamente una mia interpretazione, si tratti della decisione di ricollegare le due realtà, di riaccendere la luce dell'isola, di riportarla in superficie.
Io credo che il finale possa essere tradotto anche come la decisione di tutti quelli stati sull'isola e che hanno ricordato, di tornare sull'isola e viver ela vita che desiderano vivere veramente, nell'unico luogo che glielo permetterebbe, nell'unico luogo a cui ormai appartengono..

Igor ha detto...

interessante la tua interpretazione! del resto, come gli stessi autori hanno dichiarato, ognuno deve interpretarlo da sè ed è giusto che sia cosi..certamente un'ultima puntata passata a spiegare mille cose etc..di risposte, diciamo la verità sarebbe stata di una noia mortale, e due ore troppo poche. Perciò meglio un finale di emozioni, di sensazioni..il modo piu giusto per dare l'addio a una serie straordinaria.

Igor ha detto...

anonimo ma hai un blog anche tu? ciao e grazie del commento

Chiara ha detto...

Io ho iniziato a guardare la prima serie la settimana scorsa.
E' un telefilm affascinante, temo diventerà una droga! :-/

Igor ha detto...

si sarà un'esperienza che non dimenticherai, sostengo da sempre che lost non è un semplice programma tv...è una seduta di psicoterapia..