mercoledì 6 aprile 2011

Primavera






Io considero il mondo per quel che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte (William Shakespeare)

Quello che sono e quello che vorrei essere


Sono la stessa cosa? Non lo so.
Però so quello che voglio, conosco i miei desideri che a volte comprendono troppe cose, e allora rimangono lì, in stand-by, e attendono quel barlume di luce in più che  faccia capire da che parte andare. 

Ieri mi sono sentito travolto, dalla primavera, dalla sua prorompente vitalità: un esplosione dei sensi.

I bar del centro hanno messo i tavolini fuori, e ho sorseggiato il primo assaggio della bella stagione, ho sentito il suo profumo.

Ma nello stesso tempo, in questa strana primavera,  vedo ancora un pò di nebbia davanti a me...che non mi fa ancora ben vedere se sono quello che ho sempre  desiderato essere...proverò a fare silenzio dentro di me e ascolterò la risposta.

3 commenti:

Alessia_PuntoeacapoBlog ha detto...

Hai sintetizzato in poche parole lo stato d'animo con cui sto vivendo questo periodo... Grazie di esser passato dal mio blog!

Anonimo ha detto...

Qui da me si è passati dall'autunno all'estate e mi sembra che la primavera non sia pervenuta...cmq ho apprezzato molto la metafora ;)
Un abbraccio e buona domenica

La Soffitta Segreta ha detto...

Qui fino a ieri era completamente estate! Oggi invece sembra autunno! Credo che per la vera primavera dovremmo aspettare maggio. ;)